I collages di Katie McCann ritraggono creature graziosamente bizzarre che potrebbero benissimo far parte di una dimenticata favola vittoriana. Le sue immagini evocano Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, le fantascientifiche avventure di Jules Verne e Frankenstein in un colpo solo.
La principale ispirazione che sta dietro ai collage di Katie McCann è riassunta in una citazione da Charles Altamont Doyle (il padre del più famoso Arthur Conan Doyle): ‘Ho conosciuto una simile creatura…’ Infatti l’arte della McCann prende origine dalla risposta che la sua immaginazione dà al mondo naturale, una risposta fantasiosa ma non per questo meno reale. L’artista ha tenuto viva la sua capacità di bambina di saper vedere lo straordinario in quegli oggetti ed elementi naturali apparentemente ordinari, come le ali degli insetti e delle farfalle, le conchiglie, le ossa e le foglie. In virtù di questo, i suoi collages sono popolati da figure ibride che ricordano le fantastiche creature che animano tanta letteratura infantile dell’epoca vittoriana.
Katie McCann assembla i suoi curiosi personaggi con frammenti presi da fotografie e illustrazioni vintage che recupera da vecchi trattati di medicina, cataloghi scientifici e naturalistici. L’artista meticolosamente ritaglia minuscole ali da insetti, foglie e petali dalle piante, ossa e altre parti anatomiche da animali e umani. Costruite in questo modo, le sue opere somigliano alla sua personale e soggettiva camera delle meraviglie, come se si trattasse della collezione di scoperte entomologiche e anatomiche fatte dalla sua immaginazione.
I fantastici animali che Katie McCann mette insieme alla maniera di Frankenstein diventano così gli esemplari di un catalogo scientifico mentre le sue eleganti bambole di carta stanno in piedi su zampe d’uccello e hanno le tenaglie d’aragosta al posto delle mani. L’artista spesso incorpora pizzi, perline e tessuti nei collages, dando loro un effetto tattile delicato ed intricato che rende le sue figure ‘grottesche bellezze’ piuttosto che ‘mostruosi scherzi della natura’.
Ai giorni nostri ‘essere contemporanei’ troppo spesso suona come un imperativo che limita la creatività anziché allargarne i confini. Per fortuna Katie McCann non ha paura di definirsi vecchio stile né di farsi interprete moderna di quel grottesco così tipico dell’arte vittoriana. Una contemporanea erede ideale di quei tempi, l’artista mescola insieme universi visivi eterogenei, come la natura, la scienza e la moda, provocando quel sentimento di improvvisa sorpresa che nasce quando i confini tra lo strano ed il bello smettono di esistere.
Come succede nei film di Tim Burton e nei romanzi di Edward Carey, l’arte di Katie McCann conserva una qualità poetica senza tempo, che deriva dal suo essere cupa e inquietante e per questa stessa misteriosa ragione delicata e tenera.
Per scoprire altri collages di Katie McCann visitate il suo sito Beetle Blossom e andate a vedere il suo portfolio su Flickr.
Grazie a Katie McCann per l’utilizzo delle immagini.
via e MORFES