La fotografa Christy Lee Rogers sa realizzare scene di pura bellezza, in cui grovigli di corpi e drappi fluttuano senza peso in un universo ovattato eppure lussureggiante, che trabocca di un’incontenibile energia sensuale.
Per l’opulenta resa delle carni, l’accesa mescolanza di colori e l’uso di un’illuminazione drammatica, il lavoro della Rogers è stato spesso paragonato alla pittura barocca. Come nella poetica della meraviglia tipica dell’arte barocca, le sue immagini scuotono i sensi e provocano un’intensa sensazione di stupore e sorpresa. Ma ciascun lavoro scatena anche un sentimento che potrebbe essere assimilato al sublime, inteso nel senso datogli dal Romanticismo come indefinibile sensazione di nobile piacere e insieme profonda paura provata davanti ad uno spettacolo maestoso.
Nonostante questi accostamenti per quel che riguarda gli spettacolari effetti, Christy Lee Rogers è dotata di un talento raro e originale che l’ha portata ad esprimere sentimenti universali e senza tempo in maniera unica, ossessivamente sperimentando con l’acqua e rompendo con le convenzioni della tecnica fotografica.
Fotografa autodidatta nata alle Hawaii, Christy Lee Rogers ha sempre avuto un rapporto speciale con l’acqua. Ma l’ispirazione è arrivata undici anni fa, una notte in cui, quasi per caso, ha cominciato a fotografare un amico che si era tuffato in piscina. Come mi ha raccontato quando l’ho intervistata per la rivista Elephant, quel giorno è iniziata la sua avventura creativa. Da allora si è dedicata anima e corpo a sperimentare con le possibilità espressive che la macchina fotografica, un gruppo di modelli, una piscina e la luce della luna potevano offrirle. L’acqua è un elemento imprevedibile e durante una sessione fotografica ci possono essere vari contrattempi. Il vento può alzarsi e increspare la superficie. In più, la luminosità notturna può cambiare inaspettatamente. Anche se il processo creativo comporta una notevole preparazione (dall’ideazione al reperimento dei costumi e del materiale scenico, fino alle prove in acqua coi modelli), l’arte della Rogers è il risultato di un delicato equilibrio tra il pianificare in dettaglio e il saper approfittare al meglio degli aspetti imprevedibili connaturati al fatto di fotografare di notte ciò che succede sott’acqua. Scattando fuori dalla piscina, l’artista combina queste due apparentemente opposte qualità e riesce sempre a trasformare magicamente la sua materia grezza in una rigogliosa esplosione di energia drammatica.
Grazie ad una raffinata consapevolezza artistica ed una tecnica straordinaria (maturata con entusiasmo in anni di pratica, fatti di tentativi ed errori), Christy Lee Rogers ha inventato un linguaggio fotografico totalmente nuovo ed originale, in cui la manipolazione digitale non è voluta e nemmeno necessaria per esprimere la (non)perfetta bellezza della vita.
L’acqua è comunemente vista come simbolo positivo dell’origine della vita ma contemporaneamente richiama l’impossibilità di respirarvi. Stare sott’acqua può essere meravigliosamente calmante ma anche pericoloso. Per questo è una metafora perfetta delle contraddizioni della vita e dei due poli opposti (il bene e il male) attorno a cui ruota l’umana esistenza. I corpi immortalati dalla Rogers possiedono un tale grado di energia trattenuta a malapena che è difficile dire se stanno gioiosamente dando sfogo alle loro energie vitali o se stanno piuttosto tentando di liberarsi da oscure forze che li tirano verso le profondità. Sembrano pervasi dalla stessa fremente tensione che permea i Prigioni di Michelangelo mentre tentano di liberarsi dalla morta pietra. Pietra per Michelangelo e acqua per la Rogers, difficilmente due materiali potrebbero essere più lontani. Eppure il maestro del Rinascimento e la maestra contemporanea della fotografia condividono la profonda e compassionevole comprensione della natura umana.
Esiste arte che piace, arte che scandalizza, arte che può essere compresa razionalmente, arte che si può apprezzare per la maestria tecnica e arte che più semplicemente troviamo bella. Ma esiste un tipo speciale di arte che possiede qualcosa di magico di per se stessa, ed è questa l’arte che avvince in modo totalizzante. Come artista, Christy Lee Rogers è una strega benigna che formula un incantesimo, i cui ingredienti sono la sua originale ispirazione, la sua tecnica sopraffina, il suo istinto artistico e la sua profonda comprensione delle complessità dell’esistenza. Il tutto mescolato in un universo di impeccabile sensualità e vitale bellezza.
Per dare uno sguardo a cosa sta dietro alla creazione delle fotografie di Christy Lee Rogers, si può vedere questo video:
Per immergersi sott’acqua nell’universo di Christy Lee Rogers, visitate il suo sito
Grazie a Christy Lee Rogers per l’utilizzo dell’immagine e per l’ispirazione