Spesso gli appassionati d’arte sono anche amanti dei libri. È forse per questo che l’artista Jean Marc Godès, la cui arte ha per protagonisti i libri, è entrato nella lista dei miei favoriti. Le evocative mises en scène fotografiche di Godès celebrano il libro non come mero oggetto ma come entità viva che organicamente interagisce col mondo circostante. Questa serie di immagini poetiche si chiama Livres en vie (Libri Viventi).
Nato in Guadalupe ma cittadino del mondo, Godès si è dedicato all’universo dei libri rendendo omaggio al padre scrittore e al poeta Jacques Prévert. L’artista descrive se stesso come ‘regista dell’immagine fissa’. In effetti, ciascuna immagine che vede i libri viventi in azione è stata precedentemente studiata e costruita meticolosamente in modo che il risultato finale non prevede nessun tipo di manipolazione digitale. L’infaticabile lavoro di Godès si ispira alla sua appassionata fiducia nel potere dei libri intesi come organismi viventi portatori di storie personali e collettive.
Livres en vie ci offre le molte risposte di Godès alla domanda ‘che cos’è e che cosa può fare un libro’…
I libri ci offrono nuove sfide e ci danno una nuova spinta:
I libri ci catturano:
I libri ci invitano a rallentare il ritmo contro il mito contemporaneo della velocita:
I libri innalzano lo spirito e ci tengono ancorati a terra allo stesso tempo:
I libri sono potenti strumenti di libertà…
…perché ci aprono nuovi inaspettati orizzonti…
…diventando in questo modo i mattoni che costruiscono i nostri percorsi interiori…
…l’equipaggiamento necessario per le nostre variamente avventurose esistenze…
…e l’ossigeno vitale all’immaginazione.
Tutte le mises en scène di Godès sono come pervase da una sorta di realismo magico. La sua poetica celebrazione fotografica dei libri invita ad essere interpretata. A volte le immagini chiedono che venga ‘decodificata’ la situazione rappresentata.
In altri casi funzionano da punto di partenza per immaginifiche associazioni personali. E quando l’arte incrocia i libri, non dovrebbe sorprendere se viene in mente un libro specifico. Così, il topo protagonista di alcuni scatti di Godès mi ha ricordato Firmino, il ratto la cui vita è stata raccontata nell’omonimo libro dello scrittore Sam Savage. Così come i libri diventano per Firmino vera e propria ragione di vita, al topolino di Godès forniscono rifugio, strumento di salvifica fuga e nutrimento ideale.
Per scoprire altre immagini da Livres en vie di Jean Marc Godès potete visitare il suo sito qui.
Tutte le immagini ©Jean Marc Godès per cortesia dell’artista.