Nel 1977 l’uscita dell’album Low di David Bowie venne anticipata dal singolo Sound and Vision. In linea con la propensione all’ambiguità così tipica di Bowie, la canzone è caratterizzata da una melodia allegra e accattivante mentre il testo cupo rispecchia quello che Bowie ha definito uno dei periodi peggiori della sua vita. Nel 2013 Beck ha reinventato e messo in scena la canzone. Le cover sono sempre terreno scivoloso per i fans devoti e – che lo si ami o meno – Bowie è una leggenda della musica (ok, specialmente per me…). Ma Beck è riuscito a realizzare una magistrale versione della canzone. Il magnifico risultato è probabilmente dovuto al sovvertimento dello stile minimale della versione originale in nome di una resa quasi barocca (non so dire se ci sia qualche strumento che manca nella ricchissima orchestra che accompagna il musicista). Nella versione di Beck il legame tra suono e visione è letterale. In fatti, credo che guardare la performance accresca la carica emotiva della canzone. E non mi resta che star qui aspettando il dono del suono e della visione…