La canadese Nicole Dextras è un’artista ambientalista il cui lavoro nasce dalle sue riflessioni sul consumismo e sui suoi dannosi effetti per la natura. Per una parte della sua ricca e varia produzione (sculture e installazioni tutte realizzate con materiali deperibili) ha utilizzato il fashion come mezzo di indagine e riflessione sul rapporto tra gli esseri umani e il mondo naturale. Le sue serie Iceshifts e Weedrobes danno forma alle sue idee in maniera splendidamente elegante.
La serie invernale Iceshifts è costituita da indumenti congelati dentro a blocchi di ghiaccio. Il risultato finale sembra contraddire la fredda fissità che deriva dal congelamento. Abiti, sciarpe, calze e guanti sono pieni di movimento, come se danzassero.
Gli scatti fotografici catturano la luce che filtra attraverso il ghiaccio e i tessuti. La trasparenza dona a questi lavori eterei una delicata leggerezza che suggerisce fragilità ma che sa anche celebrare la poetica bellezza dell’effimero. I blocchi somigliano a fossili, come se fossero i resti di una società consumistica che si basa su un utilizzo rapido ed uno scarto prematuro dei beni che produce.
Ma grazie alla loro vitalità e vivacità, queste opere d’arte sembrano suggerire che scorre ancora vita in loro. Certamente questi materiali deperiranno, proprio come il ghiaccio si scioglie e la nostra vita biologica finirà. Ma succederà con naturalezza, attraverso stadi di cambiamento, e non seguendo le pressioni del consumismo.
Per un’ artista ambientalista come Nicole Dextras, le stagioni giocano un ruolo importante, come già nelle serie Ice Typography e Green Words. Se la serie Iceshifts può essere definita come la sua escursione invernale nel fashion, Weedrobes ne è la versione estiva.
Ciascun abito è realizzato con piante, foglie, fiori e verdure di stagione e coltivati e prodotti localmente. Infatti Weedrobes non è soltanto un esperimento fashion. È una serie esemplare di quel che l’arte sa fare quando si impegna socialmente.
Dopo aver realizzato i suoi vestiti-scultura, Nicole Dextras li fotografa in un paesaggio urbano per rappresentare il rapporto controverso che unisce la natura e l’intervento umano su di essa. In una terza fase, le persone con indosso l’abito interagiscono con la gente in aree commerciali, introducendo l’ecologia e l’eco-sostenibilità nelle conversazioni. Alla fine, i pezzi della serie Weedrobes si decomporranno nel parco o giardino prescelto, seguendo il ciclo naturale della vita, quello stesso ciclo che dovremmo imparare ad accettare serenamente e rispettare con scelte consapevoli, invece di combatterlo costantemente in un’impietosa corsa che segue un’idea non tanto saggia di ricchezza e progresso.
‘Il linguaggio è l’abito del pensiero. L’immaginazione intreccia abiti, corpi visibili’ recita l’home page del sito di Nicole Dextras. Potete visitarlo per saperne di più sul suo straordinario linguaggio dell’immaginazione.
Grazie a Nicole Dextras per le immagini.