Visitare una mostra di Benedetta Mori Ubaldini deve essere come entrare in una sala di giochi dove le decorazioni alle pareti hanno preso vita e occupano lo spazio.
Ho sempre amato il fil di ferro come medium artistico che permette di creare intrichi delicati e che richiede un paziente e sapiente lavoro. Le sculture della Mori Ubaldini sembrano ancorate a terra ma insieme leggere ed impalpabili. Si può facilmente immaginarle sollevarsi dal pavimento al minimo soffio d’aria e restare sospese liberamente come creature da fiaba.
L’italiana Benedetta Mori Ubaldini dice di aver optato per la rete metallica perché le consente di creare sculture trasparenti e leggere, proprio come le creature del suo immaginario di bambina. Allo stesso tempo, possiedono una qualità che le fa sembrare quasi fantasmi, come se fossero le tracce tenui e sbiadite di ricordi passati. Tra il giocoso ed il poetico, i suoi animali non potevano non invadere anche lo spazio esterno.
Benedetta Mori Ubaldini utilizza anche palloncini per quelle che chiama ‘Arte orribile’, una parte della sua produzione artistica che affronta ironicamente la sessualità e il corpo. Potete vederle, insieme al resto della sua arte, sul suo sito.
Tutte le immagini per cortesia di Benedetta Mori Ubaldini.
(via My Modern Metropolis)